NOME SCIENTIFICO: Tyto alba
NOME COMUNE: Barbagianni comune
REGNO: Animalia
PHYLUM: Chordata
CLASSE: Aves
ORDINE: Strigiformes
FAMIGLIA: Tytonidae
GENERE: Tyto
SPECIE: Tyto alba
AREALE: Europa, Asia, America
HABITAT: Anfratti rocciosi e boschi
CITIES: si
CATEGORIA IUCN: LC
Notizie generali:
È una specie che presenta un piumaggio di colore marrone chiaro sia sulle ali che sulla testa, che ha una caratteristica forma schiacciata, il resto del corpo è ricoperto da piumaggio bianco.
Le sue dimensioni non superano i 40 cm di altezza ed l’apertura alare raggiunge i 90 cm.
La caratteristica che rispecchia i barbagianni, distinguendoli dagli altri esemplari, è il volo oscillante che esercitano quando si trovano in prossimità delle prede; questa tecnica fa sì che le prede non si accorgano del loro arrivo; essendo i barbagianni carnivori, le loro prede sono spesso agili e veloci.
Come nella maggior parte dei rapaci, anche nel Tyto alba, non è presente un evidente dimorfismo sessuale, la distinzione sta esclusivamente nelle dimensioni, la femmina è poco più grande del maschio.
Si nutre quasi esclusivamente di piccoli mammiferi, ratti, topi e piccoli conigli, ma non disdegna anche rane, grossi insetti e allodole. Un esemplare adulto riesce a mangiare circa 3 topi al giorno, la caccia avviene soprattutto di notte, soltanto occasionalmente di giorno.
Deglutisce la preda intera e le ossa e le altre parti che non digerisce, vengono rigurgitate sotto forma di piccoli ammassi sferoidali, dette borre.
Nel periodo degli accoppiamenti il maschio offre alla femmina un bottino costituito da piccoli mammiferi per avere la sua disponibilità all’accoppiamento; dopo tale periodo la femmina depone non più di 4 uova di forma allungata, ruvide e opache.
Il periodo riproduttivo va da aprile a maggio, ma capita che nidifichi anche tra ottobre e novembre. Non costruisce un vero nido, ma si limita a deporre le uova in un luogo riparato e protetto, la cova dura per circa 40 giorni e, mentre la femmina cova, il maschio provvede a nutrirla e poi insieme si occuperanno della prole, che si preparerà a lasciare il nido dopo 12 settimane.