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Un Nandù al Bioparco di Sicilia

È arrivato al Bioparco di Sicilia un magnifico esemplare di Nandù, proveniente dallo Zoo delle Maitine di Pesco Sannita (BN), uno degli uccelli più grandi del pianeta, ma poco conosciuto.

Se non si ha familiarità con questa specie, il nandù si può confondere con lo struzzo o con l’emù. Lo stesso Darwin, che ha studiato a lungo i nandù, all’inizio dei suoi viaggi li chiamava “struzzi nani”.

Ma lo struzzo vive in Africa, l’emù è originario dell’Australia e il nandù dell’America del Sud. Tra loro ci sono numerose differenze, dal piumaggio alla taglia, un’altra sostanziale differenza è il fatto che il nandù ha tre dita, mentre lo struzzo solo due.

L’incredibile somiglianza tra questi uccelli non poteva lasciare indifferente Darwin. Come era possibile che esistessero animali così simili in continenti diversi e lontani migliaia di chilometri? Quelle semplici osservazioni servirono al grande Darwin come ulteriori prove a supporto della sua teoria sull’evoluzione delle specie. Quegli animali potevano essere parenti se possedevano un antenato in comune, a partire dal quale si erano evoluti.