Il Bioparco di Sicilia è una struttura in continuo divenire che è nata e cresce nel rispetto delle nuove norme di legge che regolamentano la custodia degli animali nei giardini zoologici.

Uno zoo di concezione moderna che si allontana dal concetto un tempo concepito di museo vivente e luogo in cui si collezionavano animali, senza una strategia globale.

Il Bioparco di Sicilia, infatti, al fine di potenziare il proprio ruolo nella conservazione della biodiversità, allo scopo di proteggere la fauna a rischio d’estinzione e di salvaguardare la diversità biologica, partecipa a programmi di formazione nelle tecniche di conservazione delle specie e scambia, con altri giardini zoologici e istituzioni operanti nel settore, informazioni sulla conservazione, sull’allevamento ex situ, sul ripopolamento e sulla reintroduzione delle specie nell’ambiente naturale.

Promuove ed attua programmi di educazione e di sensibilizzazione del pubblico e del mondo della scuola in materia di conservazione della biodiversità, fornendo specifiche informazioni sulle specie esposte, sui loro habitat naturali, sulle possibilità ed i tentativi effettuati o pianificati per il loro reinserimento in natura.
Rinnova ed arricchisce il pool genetico delle popolazioni animali custodite ex situ attraverso piani di scambi e prestiti per riproduzione, senza ricorrere a pratiche di modificazione genetica.

Partecipa a ricerche scientifiche con l’obiettivo di raggiungere dei vantaggi per la conservazione delle specie. Ospita gli animali in condizioni mirate a garantire il loro benessere e a soddisfare le esigenze biologiche e di conservazione di ogni specie, provvedendo ad arricchire l’ambiente delle singole aree di custodia, a seconda delle peculiarità delle specie ospitate.

Mantiene un elevato livello qualitativo nella custodia e nella cura degli animali attraverso l’attuazione di un programma articolato di trattamenti veterinari, preventivi e curativi e fornendo una corretta alimentazione.

Il Bioparco di Sicilia lavora e collabora in maniera puntuale con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con l’Università degli Studi di Palermo ed in particolare con l’Orto Botanico per lo scambio e la conservazione di specie botaniche.